Famiglia

Quando l’integrazione supera la scienza

Associazioni di 54 Paesi riunite in Spagna. Più che di ricerca si parla dei progressi nella socializzazione. «E per noi, fare shopping è come andare sullo Shuttle»

di Redazione

åAfrica, Germania, Arabia Saudita e Italia sono solo quattro dei 54 paesi che partecipano al sesto congresso mondiale sulla sindrome di Down che ha aperto i suoi lavori a Madrid il 22 ottobre. «La sindrome di Down: quando i sogni diventano realtà» è l?ottimistico titolo scelto per l?evento, durante il quale le associazioni presenti, atterrate in Spagna per l?occasione da ogni parte del mondo, presentano i risultati dei loro studi e delle loro esperienze formative e pedagogiche. Le novità che si attendono da queste 4 giornate si riferiscono soprattutto a esperienze pratiche fatte in ambito comportamentale e rieducativo dalle associazioni che si occupano di persone affette dalla trisomia 21. «Per quanto concerne le novità scientifiche», affermano gli operatori dell?Associazione italiana persone Down invitata al convegno, «non ci si aspetta niente di rilevante. I lavori si concentreranno sugli enormi passi avanti fatti nel settore del reinserimento sociale delle persone down, e su questo l?Italia», afferma la presidente Anna Contardi, una delle relatrici al convegno, «è in pole position». Anna Contardi e Paola Gherardini, dell?associazione italiana, presentano i notevoli risultati ottenuti con i ragazzi Down nei corsi educativi che dal ?89 si svolgono in otto città italiane, tra cui Roma, Milano, Pisa e Oristano. Tutti i ragazzi dai 15 ai 20 anni coinvolti nei corsi hanno mostrato evidenti miglioramenti nella propria autonomia. Gli obiettivi principali del corso sono cinque e ruotano intorno all?acquisizione, per i giovani affetti da questa patologia, di una maggiore sicurezza e identità della propria persona e delle proprie potenzialità. Educazione, orientamento nell?ambiente circostante (attraversare la strada, riconoscere i segnali stradali) comportamento con gli altri e interazione attraverso il linguaggio, uso della moneta e capacità di fare shopping sono le mete che il corso si preoccupa di far raggiungere ai suoi partecipanti. Perché, come afferma ancora Anna Contardi, «riuscire a entrare in un negozio senza timore di essere additati, per la vita quotidiana di persone che hanno difficoltà a fare ciò che per i normodotati è semplice e banale può equivalere al primo viaggio dello Shuttle nello spazio». Per informazioni chiamare l?Associazione italiana persone down, tel. 06/ 37351749.


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